Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, ha il volto di una madre benevola che accoglie i suoi figli in un caldo abbraccio. Una pelle dorata e salmastra, due occhi cristallini che tolgono il respiro e il profumo buono e rassicurante di tante ninna nanna. Così, l’ estremo lembo del tacco d’Italia si presenta a chi, almeno una volta nella vita, si fa conquistare dal suo incanto.
Santa Maria di Leuca ha il fascino discreto e ammaliante di una sirena che costringe i suoi Ulisse a far forza su se stessi per non cedere alla tentazione di ritornarvi. Ma per chi l’ha conosciuta, assaporata e vissuta almeno una volta, la tentazione è d’obbligo.
Santa Maria di Leuca, nel Salento Leccese, è un’unione perfetta tra ciò che la natura ha creato e ciò che l’uomo ha realizzato. Da un lato unmare terso, trasparente, quasi diafano. Una costa ruvida, punteggiate di grotte, popolate di miti e antiche leggende: la grotta del drago, del diavolo, degli innamorati. Dall’altra i segni del dominio dell’uomo: la Basilica, il Faro e le ville ottocentesche.
La Basilica intitolata a Santa Maria di Leuca, ribattezzata dai Romani “De finibus terrae”, “ai confini della terra” sorge sui resti di un tempio dedicato a Minerva e fu costruita sul promontorio japigio a seguito del passaggio dell’Apostolo Pietro, in viaggio verso Roma. La devozione nei confronti della Madonna di Leuca ha origini antichissime: si fa risalire ad un miracolo che avrebbe salvato un gruppo di pescatori e la stessa Leuca da una burrasca, così da far divenire la Madonna protettrice sia degli uni che degli altri. Questo culto è celebrato in particolare il15 Agosto, quando su una paranza vestita a festa la statua della Protettrice viene condotta in processione, in un tripudio di gioia e di commozione.
La Basilica dall’alto del suo promontorio domina il cielo e il mare e degrada dolcemente verso il porto vecchio attraverso due rampe di scale di 300 gradini ciascuna, separate da una cascata artificiale, visibile solo in rare occasioni.
Non meno fascinoso è il faro, sentinella solitaria che dall’alto dei suoi 102 metri sul livello del mare, svetta fendendo tante fredde notti invernali in cui il paese è sguarnito del vociare allegro dei turisti.
La località turistica di Santa Maria di Leuca appartiene al Comune di Castrignano del Capo. A pochissimi chilometri di distanza si può visitare una splendida località di mare chiamata "Ciolo" (il nome deriva dalle gazze ladre, dette Giole o Ciole); qui la bellezza della costa rocciosa e la limpidezza del mare blu cobalto offrono scenari fantastici e panorami mozzafiato.
Articolo scritto da "Ednanal".
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Marina di Leuca, Lecce
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Santa Maria di Leuca - Ai Confini della Puglia
Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, ha il volto di una madre benevola che accoglie i suoi figli in un caldo abbraccio. Una pelle dorata e salmastra, due occhi cristallini che tolgono il respiro e il profumo buono e rassicurante di tante ninna nanna. Così, l’ estremo lembo del tacco d’Italia si presenta a chi, almeno una volta nella vita, si fa conquistare dal suo incanto.
Santa Maria di Leuca ha il fascino discreto e ammaliante di una sirena che costringe i suoi Ulisse a far forza su se stessi per non cedere alla tentazione di ritornarvi. Ma per chi l’ha conosciuta, assaporata e vissuta almeno una volta, la tentazione è d’obbligo.
Santa Maria di Leuca, nel Salento Leccese, è un’unione perfetta tra ciò che la natura ha creato e ciò che l’uomo ha realizzato. Da un lato unmare terso, trasparente, quasi diafano. Una costa ruvida, punteggiate di grotte, popolate di miti e antiche leggende: la grotta del drago, del diavolo, degli innamorati. Dall’altra i segni del dominio dell’uomo: la Basilica, il Faro e le ville ottocentesche.
La Basilica intitolata a Santa Maria di Leuca, ribattezzata dai Romani “De finibus terrae”, “ai confini della terra” sorge sui resti di un tempio dedicato a Minerva e fu costruita sul promontorio japigio a seguito del passaggio dell’Apostolo Pietro, in viaggio verso Roma. La devozione nei confronti della Madonna di Leuca ha origini antichissime: si fa risalire ad un miracolo che avrebbe salvato un gruppo di pescatori e la stessa Leuca da una burrasca, così da far divenire la Madonna protettrice sia degli uni che degli altri. Questo culto è celebrato in particolare il15 Agosto, quando su una paranza vestita a festa la statua della Protettrice viene condotta in processione, in un tripudio di gioia e di commozione.
La Basilica dall’alto del suo promontorio domina il cielo e il mare e degrada dolcemente verso il porto vecchio attraverso due rampe di scale di 300 gradini ciascuna, separate da una cascata artificiale, visibile solo in rare occasioni.
Non meno fascinoso è il faro, sentinella solitaria che dall’alto dei suoi 102 metri sul livello del mare, svetta fendendo tante fredde notti invernali in cui il paese è sguarnito del vociare allegro dei turisti.
La località turistica di Santa Maria di Leuca appartiene al Comune di Castrignano del Capo. A pochissimi chilometri di distanza si può visitare una splendida località di mare chiamata "Ciolo" (il nome deriva dalle gazze ladre, dette Giole o Ciole); qui la bellezza della costa rocciosa e la limpidezza del mare blu cobalto offrono scenari fantastici e panorami mozzafiato.
Articolo scritto da "Ednanal".
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