Svegliarsi una mattina d’estate e scegliere in quale meta balneare trascorrere l’intera giornata. È una consuetudine, questa, che solo noi pugliesi abbiamo la fortuna di gustare, condividendola con poche altre regioni del Sud Italia. Noi pugliesi possiamo contare su un lunghissimo litorale e diverse zone protette, dove la natura la fa da padrone e la mano dell’uomo (l’homo speculus, per usare un neologismo azzardato) non ha ancora prodotto i suoi gravi scompensi. Per fortuna, oltre alle splendide spiagge, in Puglia, le aree marine salvaguardate e tutelate non mancano, assicurando uno scenario di sicuro richiamo.
Una di queste aree è quella di Porto Cesareo, dove il tappeto di sabbia finissima e l’acqua di un cristallino celeste attirano gli amanti del mare e fanno da cornice alla zona protetta. L’area si trova sul litorale nord della provincia di Lecce, quasi al confine con quella di Taranto e vanta la presenza di una miriade di specie marine. Istituita nel 1997, si colloca al terzo posto tra le aree marine più grandi d’Italia con i suoi 16.500 ettari circa di superficie, e si divide in tre zone diverse: la ZONA A che rappresenta il cuore della riserva, in cui è vietata qualunque tipo di attività, naturalmente eccetto la ricerca scientifica. La ZONA B, nella quale è consentita la pesca professionale, grazie all’utilizzo di attrezzi selettivi; per far questo occorre l’autorizzazione da parte del soggetto gestore. In questa porzione di area marina protetta, sono permesse anche la balneazione, le attività subacquee compatibili con la tutela dell’ambiente naturale, l’accesso e la navigazione di imbarcazioni autorizzate, con velocità inferiore ai 10 nodi. L’ultima è la ZONA C che viene definita come area cuscinetto tra l’area soggetta a vincoli e l’area esterna alla zona protetta. Qui sono consentite tutte le attività permesse in Zona B con in più l’ancoraggio a strutture apposite e la pesca sportiva, tranne quella subacquea in apnea.
Al di là delle sacrosante restrizioni imposte dalle autorità competenti, il mare balneabile di Porto Cesareo è un autentico pregio del quale i turisti possono ampiamente usufruire, nel rispetto di un progetto complessivo di sviluppo sostenibile. Questa porzione di mare si arricchisce di una costa ben attrezzata e da un cospicuo movimento turistico, che fa del centro di Porto Cesareo una meta super frequentata dai giovani sia essi forestieri che provenienti dalle zone limitrofe. Negli ultimi anni Porto Cesareo ha fatto registrare un netto incremento con 4.064 arrivi e 14.814 presenze. Questo grazie al successo della costa jonico-salentina, negli ultimi anni un vero e proprio boom, assieme ad altre mete da visitare in Puglia.
Sarà capace la classe imprenditoriale del settore, supportata dalla classe dirigente e politica locale e nazionale, a mantenere questo successo? E soprattutto, sarà capace di difendere queste zone dalla speculazione edilizia? La crescente coscienza ambientalista dei pugliesi non dovrà rimanere delusa!
Articolo scritto da "Alex".
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Provincia/Paese
Porto Cesareo, Lecce
Il posizionamento della mappa potrebbe non essere esatta
Vacanze a Porto Cesareo
Svegliarsi una mattina d’estate e scegliere in quale meta balneare trascorrere l’intera giornata. È una consuetudine, questa, che solo noi pugliesi abbiamo la fortuna di gustare, condividendola con poche altre regioni del Sud Italia. Noi pugliesi possiamo contare su un lunghissimo litorale e diverse zone protette, dove la natura la fa da padrone e la mano dell’uomo (l’homo speculus, per usare un neologismo azzardato) non ha ancora prodotto i suoi gravi scompensi. Per fortuna, oltre alle splendide spiagge, in Puglia, le aree marine salvaguardate e tutelate non mancano, assicurando uno scenario di sicuro richiamo.
Una di queste aree è quella di Porto Cesareo, dove il tappeto di sabbia finissima e l’acqua di un cristallino celeste attirano gli amanti del mare e fanno da cornice alla zona protetta. L’area si trova sul litorale nord della provincia di Lecce, quasi al confine con quella di Taranto e vanta la presenza di una miriade di specie marine. Istituita nel 1997, si colloca al terzo posto tra le aree marine più grandi d’Italia con i suoi 16.500 ettari circa di superficie, e si divide in tre zone diverse: la ZONA A che rappresenta il cuore della riserva, in cui è vietata qualunque tipo di attività, naturalmente eccetto la ricerca scientifica. La ZONA B, nella quale è consentita la pesca professionale, grazie all’utilizzo di attrezzi selettivi; per far questo occorre l’autorizzazione da parte del soggetto gestore. In questa porzione di area marina protetta, sono permesse anche la balneazione, le attività subacquee compatibili con la tutela dell’ambiente naturale, l’accesso e la navigazione di imbarcazioni autorizzate, con velocità inferiore ai 10 nodi. L’ultima è la ZONA C che viene definita come area cuscinetto tra l’area soggetta a vincoli e l’area esterna alla zona protetta. Qui sono consentite tutte le attività permesse in Zona B con in più l’ancoraggio a strutture apposite e la pesca sportiva, tranne quella subacquea in apnea.
Al di là delle sacrosante restrizioni imposte dalle autorità competenti, il mare balneabile di Porto Cesareo è un autentico pregio del quale i turisti possono ampiamente usufruire, nel rispetto di un progetto complessivo di sviluppo sostenibile. Questa porzione di mare si arricchisce di una costa ben attrezzata e da un cospicuo movimento turistico, che fa del centro di Porto Cesareo una meta super frequentata dai giovani sia essi forestieri che provenienti dalle zone limitrofe. Negli ultimi anni Porto Cesareo ha fatto registrare un netto incremento con 4.064 arrivi e 14.814 presenze. Questo grazie al successo della costa jonico-salentina, negli ultimi anni un vero e proprio boom, assieme ad altre mete da visitare in Puglia.
Sarà capace la classe imprenditoriale del settore, supportata dalla classe dirigente e politica locale e nazionale, a mantenere questo successo? E soprattutto, sarà capace di difendere queste zone dalla speculazione edilizia? La crescente coscienza ambientalista dei pugliesi non dovrà rimanere delusa!
Articolo scritto da "Alex".
Provincia/Paese